Caratteristiche chimico-fisiche del miele

Il miele è a tutti gli effetti un alimento naturale. Solitamente gli apicoltori offrono al mercato il prodotto nel suo stato originale,  effettuando solamente trattamenti fisici di purificazione come la filtrazione e la decantazione. Così facendo si mantengono intatte tutte le caratteristiche nutrizionali ed organolettiche insite nel miele.

Il prodotto ottenuto non è mai uguale di anno in anno né tanto meno uguale tra una produzione e l’altra, perché va in funzione del nettare bottinato e delle condizioni meteorologiche che si manifestano nel territorio di produzione.

Il miele ha un contenuto di zuccheri pari all’80% (principalmente glucosio e fruttosio), di acqua per il 18% e di proteine per lo 0,6%. Oltre a questi fondamentali elementi, sono presenti minerali in quantità tra cui ferro, calcio e fosforo, oltre alle vitamine (PP, B2, C), acidi organici, antibiotici. Tutti queste sostanze fanno sì che il miele sia da considerare un vero alimento completo.

Subito dopo l’estrazione dai favi del melario, il miele si presenta come un liquido abbastanza denso, con colorazione tendente al giallo e con odore e sapore che sono caratteristici di ogni tipo di produzione. Il colore del liquido, e di conseguenza del miele, dipende da vari fattori. Tra gli altri una rilevante importanza l’assume il contenuto di sostanze minerali (le cosiddette ceneri): tanto più il contenuto di ceneri è elevato, tanto più il colore è scuro.

Durante la conservazione, con il procedere delle stagioni e l’abbassarsi della temperatura, il miele comincia a cristallizzare; ossia assume un aspetto più solido e compatto.

Il miele di Acacia, invece, è uno dei pochi tipi di miele che non cristallizza: ciò dipende dalla maggior presenza di fruttosio rispetto al glucosio nella composizione zuccherina.