Valori nutrizionali del miele
Grazie al suo elevato contenuto di glucosio e fruttosio, il miele è un alimento da considerarsi di pronta utilizzazione in quanto l’organismo umano riesce ad assimilarlo subito non dovendo effettuare il processo di scissione degli zuccheri. Contrariamente a quanto avviene per lo zucchero di barbabietola o di canna, per i quali il nostro organismo deve scindere il composto nei due principi essenziali (fruttosio e glucosio).
Tabella: COMPARAZIONE DELLA COMPOSIZIONE NUTRIZIONALE MEDIA DEL MIELE E DELLO ZUCCHERO |
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100 grammi |
K Calorie |
Acqua (gr) |
Glucidi (gr) |
Protidi (gr) |
Calcio (mg) |
Ferro (mg) |
Fosforo (mg) |
Vitamine |
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PP (mg) |
B2 (mg) |
C (mg) |
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MIELE |
303 |
18 |
80,3 |
0,6 |
5 |
0,5 |
6 |
0,3 |
0,04 |
1 |
ZUCCHERO |
392 |
0,5 |
99,5 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Dalla lettura della precedente tabella si può notare come il miele rappresenti un alimento completo rispetto allo zucchero, apporta infatti sostanze importanti per l’organismo come sali minerali, proteine e vitamine.
Una curiosità è che il miele non provoca carie, nonostante sia ricco di zuccheri. Questo accade perché nella composizione del miele sono presenti diverse sostanze ad azione antibatterica che frenano, quindi, l’alimentarsi di microrganismi dannosi per il cavo orale.
Per completare l’argomento trattato in questa scheda, bisogna specificare che in natura solo pochi tipi di miele presentano consistenza liquida (ad esempio Acacia o Melata). Per questo motivo, a livello industriale, nella lavorazione del miele è prevista la pastorizzazione che comporta il surriscaldamento del prodotto a temperature superiori ai 70°C per alcuni secondi.
L’evento appena fatto conferisce al miele uno stato di liquidità permanente e serve, inoltre, a prevenire le alterazioni fisiche che potrebbero verificarsi durante la conservazione, come potrebbe essere la comparsa della fermentazione o la cristallizzazione.
Per contro, il procedimento è molto dannoso per le caratteristiche organolettiche e qualitative del miele. Infatti mediante il riscaldamento vengono denaturate sostanze termolabili come le proteine, le vitamine, gli aminoacidi e gli enzimi.
A conferma della dannosità del processo di pastorizzazione basti pensare che all’interno dell’alveare la temperatura non supera mai i 35°C anche in piena estate. Per questo motivo il miele AMA non subirà mai alcuna pastorizzazione.